KIlimangiaro - Canarie

Un Viaggio tra Deserti, Vulcani e Apnea nelle Profondità dell’Oceano

Le Canarie non sono solo isole. Sono mondi a sé, terre scolpite dal vento e dal fuoco, immerse nell’oceano infinito. Il mio viaggio tra Fuerteventura e Lanzarote è stato un’esplorazione tra paesaggi estremi, tradizioni antiche e sfide personali. Un mese vissuto tra deserti, onde e profondità marine, alla ricerca del contatto più puro con la natura.

Fuerteventura: L’Isola del Deserto e delle Onde

Appena arrivato a Fuerteventura, ho capito che questa terra ha qualcosa di unico. Il paesaggio è desertico, selvaggio, una distesa infinita di dune dorate che si tuffano nell’oceano turchese. Non ci sono foreste, non ci sono fiumi, solo la potenza del vento e del mare.

Per 15 giorni ho esplorato ogni angolo dell’isola. A Corralejo, tra le sue case colorate e le spiagge perfette per il surf, ho assaporato la leggerezza della vita isolana. Poi sono passato alla maestosa Cofete, una delle spiagge più incredibili che abbia mai visto: chilometri di sabbia dorata, montagne alle spalle e l’oceano che si infrange senza sosta.

Ho camminato sulla spiaggia nera di Ajuy, dove la lava ha scolpito scogliere nere a picco sul mare, un contrasto forte con il blu intenso dell’oceano. E poi ho scalato i vulcani, immergendomi nell’energia di queste antiche montagne di fuoco. Tra tutti, il Calderón Hondo mi ha regalato una vista mozzafiato: il cratere perfetto, la terra rossa e l’oceano all’orizzonte.

Lanzarote: Tra Lava, Vino e Profondità Marine

Dopo due settimane di vento e dune, ho attraversato il mare per raggiungere Lanzarote, un’isola completamente diversa. Qui il paesaggio è lunare, una distesa lavica dove la vita sembra impossibile. Chilometri e chilometri senza un filo d’erba, solo terra nera, crateri e rocce vulcaniche modellate dal tempo.

Eppure, proprio qui, ho scoperto un aspetto incredibile della cultura canaria: la viticoltura in un deserto di lava. A La Geria, ho visto come i contadini sono riusciti a coltivare la vite scavando coni perfetti nella cenere vulcanica, proteggendo le piante con piccoli muretti di pietra. Un sistema ingegnoso che sfida il vento impetuoso e trasforma l’aridità in vino.

Uno dei momenti più emozionanti è stato ammirare La Graciosa dal Mirador del Río. Da lassù, l’isola sembra sospesa nel tempo, circondata da un mare che cambia colore con la luce. Un panorama che ti fa sentire minuscolo di fronte alla vastità dell’oceano.

L’Apnea nel Museo Sottomarino: Una Sfida Contro Me Stesso

Ma l’apice del mio viaggio è stato l’ultimo giorno, nelle profondità del mare. Mi sono immerso in apnea nel Museo Atlántico, un museo sottomarino unico al mondo, situato al largo di Lanzarote. 16 metri di profondità, senza bombole, solo io, il mio respiro e le sculture che popolano il fondale.

Girare per ore tra queste statue sommerse, avvolte dal silenzio liquido del mare, è stata un’esperienza quasi surreale. Ogni discesa era una sfida contro il tempo, contro il bisogno di ossigeno, contro i limiti della mente e del corpo. Alla fine ero esausto, ma incredibilmente felice.

Un Viaggio di Contrasti e Libertà

Fuerteventura e Lanzarote sono due facce di una stessa anima. Da un lato, il deserto e le onde. Dall’altro, il fuoco e il silenzio lunare. Questo viaggio è stato un test di resistenza, di adattamento, di esplorazione vera.

Ancora una volta, la natura mi ha insegnato qualcosa: che la bellezza esiste anche nei luoghi più inospitali, che la forza del vento può scolpire la terra così come le esperienze scolpiscono noi. Che immergersi nell’oceano è come immergersi dentro se stessi: nel buio, nel silenzio, nella pura essenza della vita.

Che viaggio!

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